Tecnica, eloquenza e cultura: la parola pubblica di Tito Pasqui

Nell’opera di Tito Pasqui la scrittura e la parola pubblica furono strumenti essenziali di diffusione del sapere, non meno importanti dell’attività scientifica e amministrativa. La sua produzione pubblicistica, ampia e variegata, riflette una curiosità intellettuale fuori dal comune e una rara capacità di coniugare rigore tecnico, spirito divulgativo e cultura umanistica. 

Pasqui pubblicò numerosi saggi e articoli dedicati all’innovazione agricola, tra cui spicca Le macchine al concorso agrario di Ferrara, un’analisi puntuale delle tecnologie presentate, condotta con attenzione sia agli aspetti meccanici sia alle reali possibilità di applicazione nelle campagne italiane. Accanto a questi lavori di carattere più tecnico, affrontò anche temi meno consueti ma altrettanto significativi, come un curioso e documentato saggio sulla coltivazione del cappero, nel quale emerge la sua attenzione per le colture specializzate e per la valorizzazione delle risorse locali.

Parallelamente alla scrittura, Pasqui svolse un’intensa attività di conferenziere, intervenendo in congressi agrari, accademie e sedi istituzionali su argomenti che spaziavano dalla meccanizzazione alla bonifica, dall’economia rurale all’istruzione tecnica. Le sue conferenze erano note per la solidità dei contenuti e per uno stile oratorio raffinato, capace di catturare l’attenzione del pubblico. Un tratto distintivo dei suoi interventi era l’uso frequente di citazioni dotte, tratte da autori classici latini e greci, storici e filosofi, che Pasqui utilizzava per dare profondità storica e valore morale ai temi trattati. Egli era solito raccogliere queste citazioni in piccoli quaderni personali, annotate a matita e sempre pronte all’uso, a testimonianza di un metodo di lavoro accurato e di un dialogo costante tra scienza e cultura umanistica. Questo intreccio di competenze rese Pasqui una figura di riferimento nel panorama agrario italiano, apprezzata tanto per la competenza tecnica quanto per l’eleganza del pensiero e della parola.

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